Il peso delle parole
Mi domando, non molto spesso a dire il vero, se ci sia una sorta di giustizia, di equilibrio superiore quando un caro amico viene a mancare. Il più delle volte ottengo risposte fatte di frasi infarcite di banalità che mi lasciano soltanto l'amaro in bocca. Credo sia in certo senso normale, quando le cose prendono una brutta piega, rivolgerci ad una sorta di entità astratta. A tutti piace pensare che ci sia qualcuno che ci tiene d'occhio da lassù, che ci guida nei momenti più bui, che ci da la forza quando siamo chiusi in un angolo. Ma è quaggiù che si combatte la battaglia, che si fa a sportellate con il dolore, che si affrontano demoni invisibili a volte più grandi di noi. Il dolore è un vigliacco, perchè sa sempre quando attaccare e non ha il coraggio di mostrarsi. Sono giunto a questa conclusione (che potete trovare nel pensiero di quasi tutti i personaggi dei miei romanzi): non ci sono risposte, c'è soltanto la vita! Ed è questo il modo migliore per onorare gli amici che non ci sono più, continuando a vivere, continuando a lottare con il dolore fino a metterlo al tappeto. Le parole hanno un loro peso solo quando sono seguite dai fatti, altrimenti sono soltanto aria.